venerdì 18 ottobre 2013

ASSEMBLEA DEL 17 OTTOBRE 2013 - IL DISCORSO DI CARLO



Il 17 ottobre 2013, alle 17:30, il presidente Carlo Mazzotta ha aperto presso la Casa del Cinema di Roma, l'Assemblea Straordinaria dei Soci della SACT. Queste le sue parole.






Buonasera a tutti. Come ben sapete al primo punto dell'Odg, oggi c'è una mozione del direttivo che propone lo scioglimento della SACT. Nel sottoporvela, vogliamo partire da un dato incontrovertibile: come rappresentanti della nostra categoria siamo più vivi che mai.  SACT è più viva che mai. Gli sceneggiatori italiani mai come ora hanno avuto la possibilità di far sentire la loro voce attraverso la nostra associazione. 

Da gennaio ad oggi, come sapete, abbiamo intrapreso varie iniziative: 

- abbiamo aperto un canale di comunicazione con la nuova governance Rai, che in seguito alle nostre segnalazioni ha cominciato a tenere d'occhio i produttori, in un ottica di maggiore trasparenza a tutela anche dei nostri diritti e del nostro lavoro.  

- abbiamo iniziato a dare più visibilità alle nostre problematiche in ambito nazionale ed internazionale.  

- abbiamo contribuito attivamente, per quanto era di nostra competenza, al successo dell'arbitraggio RAI/Siae, e all'emanazione dell'ultimo lodo dell'arbitrato SIAE/Confindustria. 

- abbiamo acquisito maggiore rappresentanza in seno alla Siae, eletto un nostro rappresentate nella Commissione Cinema, e portato il capolista della lista TED, sostenuto significativamente dai nostri voti, nel consiglio di sorveglianza. 
Grazie al nostro contributo alle elezioni, abbiamo stabilito un rapporto più equilibrato, costruttivo, creativo, per gestire nel presente e nel futuro i nostri interessi di sceneggiatori in SIAE, senza più mediazioni esterne alla nostra associazione come avveniva nel periodo del commissariamento. Oggi possiamo  accedere direttamente, con informazioni di prima mano, alle decisioni che vengono prese in Siae e che ci riguardano da vicino. E reagire di conseguenza. 

- In questo ambito abbiamo stabilito anche nuovi rapporti profondi con altre associazioni, Aidac, ANAC, Doc/it, che oggi guardano con grande interesse e partecipazione alle nostre iniziative. Soprattutto a quella della WGI: uno spazio nuovo, una proposta nuova che può essere da modello anche per gli altri. 

SACT, non appena ha avuto un direttivo che ha cominciato a ragionare in termini di Guild, ha fatto dei passi da gigante, si è identificata, s'è fatta riconoscere come associazione di categoria, aggressiva, sindacalizzata, che vuole essere sui problemi. Senza nessuna subalternità con altre associazioni. Che chiede e fa cose pratiche, messe da parte per anni, aspettando ingenuamente che altre associazioni potessero sostenerci. Soprattutto per le questioni contrattuali. 

Aspettare è stato un errore. E' bastato smettere di aspettare perché tutto cominciasse a funzionare molto meglio. Quello che WGI ha fatto per gli sceneggiatori, da luglio ad oggi, e soprattutto quello che a partire dalla settimana prossima dove proprio in questa sala si terrà la sua prima assemblea generale, è e sarà  ispirato dall'idea di tutelarli al meglio. 
Funzione che SACT innanzitutto s'è sempre data sin dalla sua fondazione. Che negli anni si è articolata con la sua storia. L'autodeterminazione non è certo un'idea che ci siamo inventati noi, in questo direttivo. Viene da lontano: dalla presidenza di Giovanna Koch e prima ancora dalla gestione di Daniele Cesarano col created by e il turning point. Il modello americano era già lì.
 
Sulle battaglie comuni a tutto il comparto dell'audiovisivo sempre saremo disponibili  a collaborare con chiunque. Ma su quello che dipende dal nostro mestiere, sulla tutela dei nostri diritti, sul controllo del prodotto, come succede in tutto il mondo, gli sceneggiatori devono fare categoria ed andare da soli. Uniti. Compatti. 

Lo sosteniamo con orgoglio, consci delle difficoltà che abbiamo davanti. Ma anche dell'immensa risorsa alla quale attingiamo, di orgoglio, professionalità, talenti. Ed è per questo che chiediamo che il patrimonio che in questi anni abbiamo accumulato attraverso la SACT non vada disperso, per questo chiediamo che confluisca nella WGI. SACT può chiudere in bellezza, evitando di restare come elemento di divisione e  trasferendo invece le sue forze a WGI.
 
Se qualcuno pensa che ci siano altri ambiti di manovra, che la SACT possa e debba sopravvivere in un modo diverso, con un'idea diversa, si faccia avanti.  Siamo pronti ad ascoltare e a farci eventualmente convincere che ci sia una strada diversa da quella che indichiamo, a patto che ci venga detto con quali obietti e con quali finalità. 

Come direttivo SACT, il nostro obiettivo rimane quello per i quali siamo stati eletti. Fare finalmente ed in modo efficace gli interessi della nostra categoria.

Grazie. 

domenica 13 ottobre 2013

LA SACT DEVE SCIOGLIERSI? I PERCHE' DELLA MOZIONE DEL DIRETTIVO


Care colleghe, cari colleghi, 
poco meno di un anno fa ci siamo candidati a far parte del direttivo della SACT per imprimere una svolta decisiva e dotare finalmente la nostra categoria degli strumenti idonei a tutelarla, in un contesto che si è andato via via deteriorando, sia in termini di condizioni di lavoro che di diritti. 
Il percorso seguito da chi, nel tempo, ci aveva preceduto era ormai giunto ad un punto di non ritorno
Era ormai evidente, dopo reiterati tentativi di convocare ad un tavolo le nostre controparti per discutere di un contratto nazionale, che l’unica strada possibile fosse quella dell’autodeterminazione



L’esemplare iniziativa del Turning Point in questo senso, con 450 firme apposte contro la cosiddetta “clausola ad approvazione”, al di là del successo in termini di adesione, non aveva avuto modo - a distanza di quasi due anni - di concretizzarsi in qualcosa di più organico e strutturato. 
La SACT, come le altre associazioni tradizionali, non aveva saputo (o potuto) cogliere l’opportunità di convogliare una tale massa critica, così altamente rappresentativa della categoria, verso una proposta di tipo sindacale, chiara ed identitaria, che si era resa con evidenza in quel momento necessaria . 





Il dibattito interno al direttivo, all’indomani della nostra nomina, è stato subito domandarsi come invertire la  rotta rispetto a questo, fino ad allora, forse inevitabile immobilismo. 
Lo abbiamo fatto fondando il 22 luglio, sul mandato da voi ricevuto nell'Assemblea del 19 giugno 2013, una nuova realtà, la Writers Guild Italia, che si presenta come la prima ed unica associazione italiana a finalità sindacali degli sceneggiatori.  Che realizza l’autodeterminazione con regole e tutele scelte e condivise da tutti, senza aspettare la benedizione di nessuno.  Come solo un sindacato può e deve fare. Per noi, oggi,  è quella la casa degli sceneggiatori. Di tutti gli sceneggiatori, appartenenti o meno alla SACT. 

Quando nel 1996 venne fondata, la nostra associazione era un’autentica novità nel settore. Molti di noi, quelli che hanno avuto l’onore di farne parte sin dai primi giorni, l’hanno vista navigare - spesso in mare aperto, affrontando i marosi - sognando che un giorno avrebbe trovato la fonda in un porto sicuro per tutti noi. Che sarebbe diventata quello per cui è nata: un’unione di scrittori capace di tutelare i diritti dei propri associati. 
Il suo viaggio, oggi, è a nostro avviso finito e per questo vi proponiamo di scioglierla. 
Ci auguriamo che sarete in tanti giovedì prossimo per dibattere in proposito. Quale che sia la scelta che assumeremo democraticamente attraverso il voto assembleare, per noi sarà stato comunque un privilegio averla potuta rappresentare. 

Il direttivo della SACT.






GIOVEDI` 17 OTTOBRE 2013
ASSEMBLEA STRAORDINARIA
dei soci SACT
alle ore 17:00
alla Casa del Cinema

Sala Kodak
in piazza M.Mastroianni, 1

All`Ordine del Giorno:
1. Discussione e votazione sullo scioglimento della SACT
2. Approvazione del bilancio.
3. Modalità di impiego delle risorse residue.
4. Varie ed eventuali


mercoledì 19 giugno 2013

LE FAQ DELLA GUILD


        




- Perché la Guild?
Perché ovunque ha funzionato.
Perché solo insieme facciamo la differenza.
Perché un’unione sindacale di sceneggiatori che condivide regole professionali è l’unico strumento per iniziare un percorso di normalizzazione del nostro mercato del lavoro.
Per migliorare la tua situazione professionale e guadagnare rispetto per il tuo lavoro.
Per tutelare i tuoi diritti, ottenere garanzie contrattuali, liberare la tua creatività.
Per essere tu la Guild?
- Che differenza c’è con la Sact?
Un’associazione culturale si fonda su un sistema di deleghe: si va dietro a chi si è assunto delle cariche, si conta sulle conoscenze personali di chi ha prestigio, si chiede agli associati di agire come gregge.
La Guild fa un passo avanti: chiede a ciascuno di agire come singolo, di assumersi personalmente degli impegni concreti e non ideologici, di riconoscersi categoria e condividere un codice deontologico, di stringere un patto di alleanza che all’occorrenza faccia cartello e offra solidarietà di massa efficace al singolo in difficoltà.
Più fatti e meno chiacchiere.
- E più in concreto?
La Guild imporrà gradualmente migliorie contrattuali.Fornirà ai propri membri patrocinio legale gratuito per tutte le vertenze d’inadempienza contrattuale relativa ai punti condivisi.
Creerà una rete di collaborazione preferenziale tra i suoi aderenti.
Disciplinerà le controversie interne, regolamentando i criteri di attribuzione dei credits, stabilendo una scala distributiva equa nei compensi in base all’incarico professionale.
Vigilerà sui comportamenti dei produttori e dei colleghi, raccogliendo e condividendo informazioni su eventuali comportamenti scorretti e segnalandoli prontamente a tutti.
Con la Guild scegli di tutelarti, di unirti a chi lo sceglie come te. Senza doppie morali.
- Come singolo, cosa me ne viene?
Dignità, rispetto, visibilità.
Certezza dei pagamenti.
Garanzie minime contrattuali.
La prospettiva di condizioni di lavoro sempre migliori.
Meno ricattabilità.
Quando ti siederai davanti ad un produttore, avrai alle spalle tutti gli altri colleghi che, come te, s’impegnano a lavorare solo a certe condizioni.
Appartenere alla Guild, aderendo alle sue regole ed identificandoti nel valore della professione, farà di te uno sceneggiatore riconosciuto dai colleghi e dalle tue controparti.
- Che obblighi ho?
Hai l’obbligo di rispettare il codice deontologico.
Hai l’obbligo di accettare contratti che rispettino almeno 6 dei 10 principi fondamentali della Guild.
Hai l’obbligo di aiutare la Guild ad affermarsi e ad affermare i propri principi: a tal fine, quando ne avrai la possibilità, sceglierai preferenzialmente di lavorare con altri membri della Guild.
Hai un obbligo di solidarietà nei confronti dei colleghi: devi sostenere in modo fattivo e individuale, via web o in piazza, aderendo alle varie ed eventuali iniziative, chi venga discriminato a causa dell’impegno che come te ha preso con la Guild.
Nessuno deve restare solo.
- Altro?
Hai l’obbligo di consegnare copia di tutti i tuoi contratti al Garante della Guild, sia prima che dopo averli firmati.
Puoi decidere di omettere i tuoi compensi dalla comunicazione: non siamo Equitalia.
- Perchè devo consegnare copia dei miei contratti?
In primo luogo per testimoniare fattivamente il tuo impegno a sottoscrivere contratti conformi alle regole della Guild a cui hai deciso di aderire e poi, per fare in modo che il tuo contratto, insieme a quelli di tutti, si avvicini il più possibile ad un modello standard che valga di fatto come contratto nazionale.
In secondo luogo, per dotarti, e dotare la Guild, di uno strumento di tutela individuale e collettiva.
I tuoi interlocutori sanno tutto dei contratti di tutti perché sono loro a stenderli e a gestirli.
Tu, come chiunque altro dei tuoi colleghi, nell’illusione di proteggere la tua competitività, hai finora taciuto e tenuto anche gli altri all’oscuro, col risultato di restare tutti vittime di uno squilibrio di forza per uno squilibrio di informazioni a vantaggio dei nostri interlocutori.
Bisogna invece riportare le cose a un livello di parità, nel più assoluto rispetto della privacy.
Bisogna che i membri della Guild accedano alle stesse informazioni dei loro interlocutori, che le possano usare come loro le usano, valutando comportamenti e derivando da questi il proprio vantaggio.  Bisogna far partire il volano del riconoscimento del merito.
- Perché un Garante?
Prima di tutto per gestire le tue informazioni e quelle delle produzioni interessate rispettando appunto la privacy.
Poi, per avere un avvocato “dedicato” alla Guild, con competenze specifiche nel nostro settore, che abbia un carattere di terzietà rispetto alle nostre controparti e a noi stessi.  In poche parole che non rappresenti professionalmente nessuno dei nostri colleghi e dei nostri interlocutori, per tutelare te e il tuo singolo agente o legale da possibili conflitti d’interesse.
La percentuale del 2% sulla quota SIAE dell’Equo Compenso, come è già prassi di molte associazioni e della Sact.
In più, verserai per lo start up, all’atto dell’iscrizione, una quota una tantum e su ogni  tuo contratto “approvato” dalla Guild, a compenso acquisito, un contributo fisso per il fondo destinato alle spese legali per il patrocinio del Garante.
Più lavorerai garantito, più garantirai chi – come te -  sceglie di lavorare a precise condizioni.
- Altri soldi oltre il 2% dell’equo compenso... non sarà un po’ troppo?
Nelle altre parti del mondo, dove le Guild hanno una forte influenza e sono una realtà consolidata, le quote associative sono considerevolmente più alte, perché proporzionate ai compensi percepiti.
Ci arriveremo. E non è una minaccia….
Il centro di costo principale è il patrocinio legale per gli iscritti ed il compenso del Garante, che è quello che fa la differenza tra i fatti e le chiacchiere.
Le spese di gestione amministrativa ed organizzazione, la realizzazione di un blog liquid feedback, per condividere informazioni e far sentire la nostra voce, sono invece ampiamente garantite dalla percentuale annua del 2%.
- Non sarà un’utopia? Chi mi garantisce che i colleghi siano leali come lo sono io?
Nessuno.
La lealtà non è un obbligo. E' una scelta.
La vera utopia è pensare di poter costringere qualcuno ad esserlo. Non esistono accordi preventivi a cui non si possa, volendolo, venir meno.
Altra cosa è dotarsi di tutti gli strumenti più efficaci a maggiore garanzia, dando per acquisito che sei tu che decidi di garantire te stesso e insieme agli altri stabilisci come.
Perché dovresti tradire? Perché dovrebbe farlo un tuo collega? La porta è aperta, nessuno ti costringe a tutelarti rimanendo all'interno degli standard professionali della categoria.
Ma se lo scegli, appunto, sei fuori.

I 10 PUNTI DI FONDAZIONE DELLA GUILD - PARTE SECONDA



...E I CINQUE PRINCIPI FONDAMENTALI
PER I CONTRATTI IN CUI ALLA CESSIONE DIRITTI SI ACCOMPAGNI LA RICHIESTA DI
 PRESTAZIONE D’OPERA PER LA SCRITTURA
DI SOGGETTO E/O TRATTAMENTO E/O SCENEGGIATURA DESTINATI AI PRODOTTI TELEVISIVI

SESTO PRINCIPIO 
L’impegno dello scrittore viene assolto con una progressiva serie di consegne di elaborati (soggetto e/o trattamento e/o sceneggiatura) dei quali viene prevista una prima stesura e la possibilità per la produzione di richiedere – entro tempi stabiliti - delle modifiche e di ottenere quindi due ulteriori revisioni.
      Le revisioni vanno considerate come rimaneggiamenti delle versioni precedenti e non riscritture sulla base di nuovi soggetti e/o trattamenti e/o sceneggiature.  
      Resta sempre allo scrittore, eventualmente insoddisfatto della propria opera, la possibilità di sostituire una versione già consegnata.
SETTIMO PRINCIPIO 
E’ esclusa la possibilità di inserire nei contratti la così detta “Clausola di approvazione”, comprese tutte le formule in cui appaia l’espressione “a insindacabile giudizio”. E’ consentito invece chiedere allo stesso scrittore ulteriori revisioni dietro pagamento di ulteriori compensi, con la possibilità che siano concordati preventivamente nel contratto.
OTTAVO PRINCIPIO 
Lo sceneggiatore inizia il proprio impegno solo a seguito di una rata firma che rappresenti almeno il 10% dell’importo totale e dovrà ottenere – alla consegna della prima stesura della sceneggiatura – almeno il 60% dell’importo totale del proprio compenso.
NONO PRINCIPIO
Le date di consegna degli elaborati e le date delle relative rate di pagamento verranno fissate in modo che a ciascuna consegna segua una rata di pagamento e che nessuna consegna possa avvenire prima che sia stata saldata la rata relativa alla consegna precedente.
Le date entro le quali la produzione può richiedere delle modifiche devono necessariamente rispettare i tempi di questo sinallagma (o nesso di reciprocità).
Se, a seguito della consegna di una prima stesura, la produzione non richiede modifiche nei tempi stabiliti, lo scrittore maturerà il diritto al pagamento della rata concordata per la successiva revisione.
NORMA DI COMPORTAMENTO/DECIMO PRINCIPIO
In caso di ritardo nei pagamenti, lo scrittore, dandone comunicazione a mezzo raccomandata a/r o PEC, è tenuto a consegnare l’elaborato in questione, puntualmente redatto, non alla produzione, ma a una figura terza esplicitata nel contratto (associazione di categoria garante) che sia testimone della puntualità della consegna e trattenga l’elaborato fino a che il pagamento scaduto venga saldato.


GLI SCENEGGIATORI ITALIANI
S’IMPEGNANO A DIFENDERE QUESTI PRINCIPI,
DANNO MANDATO DI GARANTIRNE IL RISPETTO
NEI LORO CONTRATTI ALLA WRITERS GUILD ITALIA
ALLA QUALE CONTESTUALMENTE SI ISCRIVONO,
INVITANO PRODUZIONI E NETWORK
A CONDIVIDERE FORMA E SOSTANZA DI QUESTI PRINCIPI


I 10 PUNTI DI FONDAZIONE DELLA GUILD - parte prima



GLI SCENEGGIATORI ITALIANI
PREMESSO…
…che la maggioranza dei contratti attualmente in essere non rispetta il ruolo essenziale dello scrittore e il suo diritto ad un pagamento puntuale e soddisfaciente sia per la prestazione d’opera che per la cessione diritti;
che da più di quindici anni ritengono essenziale un contratto nazionale per la commissione di soggetti e sceneggiature per cinema e Tv;
…che da più di cinque propongono,senza essere ascoltate, alle associazioni dei Produttori di sedersi attorno a un tavolo per l’elaborazione di un contratto nazionale;
…che dall’inizio della crisi stanno spesso sopportando al posto delle produzioni il rischio d’impresa, anticipando soggetti, subendo riduzioni di compensi e ritardi scandalosi nei pagamenti;
…che soggetto e sceneggiatura sono il primo passo di ogni progetto produttivo e che senza il lavoro degli sceneggiatori il sistema audiovisivo si ferma;
FORMULANO I SEGUENTI

CINQUE PRINCIPI FONDAMENTALI
PER I CONTRATTI DI
 CESSIONE DIRITTI 
PER LA REALIZZAZIONE DI PRODOTTI DELL’AUDIOVISIVO (cinema e tv)
DI OPERE ORIGINALI
(SOGGETTO E/O TRATTAMENTO E/O SCENEGGIATURA)

PRIMO PRINCIPIO
Ciascuno dei diritti che la LDA (Legge sul diritto d’autore) riconosce allo scrittore di un’opera originale può considerarsi ceduto soltanto quando sia stata saldata la totalità del compenso pattuito (compresa la quota per la eventuale relativa prestazione d’opera).
Ne deriva che il mancato pagamento o il pagamento parziale da parte del Produttore, di anche uno solo dei corrispettivi di cui al contratto, entro e non oltre i termini in esso stabiliti, darà diritto allo scrittore di considerare automaticamente risolto il contratto, senza necessità di ottenere alcuna pronuncia giudiziale in tal senso, dovendosi intendere questa clausola, da inserire nei contratti, come clausola risolutiva espressa. In tal caso, lo sceneggiatore avrà facoltà di agire per il ristoro dei danni subiti.
SECONDO PRINCIPIO 
Lo sceneggiatore NON cederà i diritti relativi alla serializzazione di un’opera originale (vedi sequel, prequel, spin off, remake, o ulteriore serializzazione, cioè seconda o successiva serie), se non a fronte di un accordo che preveda - in caso di ciascuna successiva serializzazione – il pagamento di una percentuale sui diritti pari al 10% della quota corrisposta per i diritti del soggetto originale, che, in caso di partecipazione alla scrittura del nuovo progetto, verranno considerati parte del relativo compenso.
TERZO PRINCIPIO 
In caso di vendita all’estero, in paesi non coinvolti da eventuali co-produzioni nel progetto originario, lo scrittore/gli scrittori del soggetto (e gli scrittori delle sceneggiature, se anche queste fanno parte della vendita), hanno diritto a percepire e a dividere fra loro sulla base di una partizione precedentemente concordata, un corrispettivo globale in denaro non inferiore al 10% della cifra ottenuta dalla vendita o licenza dei detti diritti, anche relativamente ad eventuali premi di opzione.
QUARTO PRINCIPIO
La LDA riconosce all’autore diritti inalienabili quali il diritto all’integrità morale e materiale dell’opera, da cui derivano comportamenti obbligati da parte della produzione quali: - concordare con lo scrittore le eventuali modifiche al testo, durante il processo di scrittura; - aggiornare lo scrittore sulla necessità di altre eventuali modifiche, durante il processo di realizzazione; - mettere lo scrittore in condizione di visionare il prodotto finito, prima della distribuzione nelle sale e/o della messa in onda.
QUINTO PRINCIPIO 
Lo scrittore non sottoscriverà contratti per la televisione in cui siano previste deroghe all’Art. 50 della LDA.
Art. 50.
Se il produttore non porta a compimento l'opera cinematografica nel termine di tre anni dal giorno della consegna della parte letteraria o musicale, o non fa proiettare l'opera compiuta entro i tre anni dal compimento, gli autori di dette parti hanno diritto di disporre liberamente dell'opera stessa.
 Per prodotti destinati al cinema, e solo nel caso della stipula di un contratto (mai di un’opzione) potrà essere concessa una deroga fino a un massimo di 7 anni complessivi.

martedì 18 giugno 2013

IL CODICE DEONTOLOGICO DELLA GUILD

MERCOLEDI` 19 GIUGNO
ASSEMBLEA STRAORDINARIA
dei soci SACT
alle ore 18:00
in via Montello 2





La WRITERS GUILD ITALIA si fonda su un patto tra scrittori consapevoli che, nell`ambito della produzione industriale di audiovisivi, la PROFESSIONALITA` è l`unico requisito indispensabile per far valere i propri diritti e nel contempo garantire il proprio lavoro.

Il CODICE DEONTOLOGICO è l`insieme delle regole che ogni scrittore iscritto alla GUILD considera patrimonio necessario e indispensabile nella gestione dei propri rapporti professionali con network, produttori e colleghi.

Per questo, contestualmente all`iscrizione alla GUILD, ogni scrittore sottoscrive e si impegna a rispettare il seguente

CODICE DEONTOLOGICO
1. Lo scrittore che si iscrive alla Guild s’impegna a notificare – contestualmente - al Garante della Guild i propri contratti in essere, nonché copia di ogni altro futuro contratto di soggetto e/o sceneggiatura.
2. Lo scrittore che si iscrive alla Guild s’impegna a non firmare, all’interno del mercato italiano, contratti di soggetto e/o sceneggiatura che non contengano i principi riconosciuti dalla Guild come fondamentali.
3. Lo scrittore che si iscrive alla Guild s’impegna a far rispettare personalmente sia i diritti inalienabili che gli derivano per legge, ovvero il diritto al compenso, ai credits e al rispetto della paternità e integrità dell’opera, sia gli altri principi stabiliti nel contratto e ad avvertire la Guild nel caso i suoi diritti venissero violati.
4. Lo scrittore che si iscrive alla Guild sa che deve contribuire con il proprio comportamento a mantenere alto il livello della sua categoria e quindi s’impegna a eseguire le consegne con puntualità, a realizzare un testo tecnicamente ineccepibile e a tenere nel massimo conto le esigenze realizzative della produzione.
5. Lo scrittore iscritto alla Guild, nel caso in cui il Garante della Guild sollevi un problema di non sufficiente corrispondenza del suo contratto alla regola dei principi, può sollecitare un parere del Board dei soci fondatori, e s’impegna ad uniformarsi a quanto deciso dal Board.
6. Lo scrittore iscritto alla Guild, nel caso si veda rifiutare il contratto da un produttore o da un network per aver rispettato i suoi obblighi nei confronti della Guild, è tenuto a informare immediatamente il Garante e la Guild.
7. Lo scrittore iscritto alla Guild, che venga informato dalla Guild di un caso di scorrettezza occorso a un suo collega, come da punto 6, si impegna a non subentrare in quello specifico contratto.
8. Lo scrittore iscritto alla Guild si impegna a non lavorare più per quella produzione (o network) che sia incorsa per la terza volta in comportamenti gravemente lesivi nei confronti di uno o più membri della Guild e che la Guild abbia di conseguenza segnalato come unfrendly , finché la produzione (o network) non abbia receduto – dopo esplicita conferma della Guild - dai comportamenti scorretti.
9. Lo scrittore iscritto alla Guild si impegna a non lavorare più con un collega che sia incorso per la terza volta in comportamenti gravemente lesivi nei confronti di uno o più membri della Guild e che la Guild abbia di conseguenza segnalato come unfrendly. 

lunedì 17 giugno 2013

IL MANIFESTO DELLA GUILD


Mercoledì 19 giugno
ore 18:00
via Montello 2
LA GUILD
Assemblea straordinaria
dei soci SACT





Niente di più triste di un artista che dice: «Noi pittori» oppure: «Noi scrittori»; e sente la sua mediocrità protetta e confortata da tutte le altre mediocrità, che fanno numero, società, sindacato." Ennio Flaiano.

Noi che una GUILD, cioè un patto di allenza tra scrittori vogliamo creare e far vivere, pensiamo che Flaiano avesse pienamente ragione.

La storia dell’associazionismo degli autori in Italia è stata una storia costruita sul successo e sul valore artistico di pochi: gli altri hanno sempre fatto gregge.

Un modello aspirazionale che ciclicamente ha promesso garanzie per tutti, ma non è poi riuscito a mantenerle: un modello che evidentemente non funziona.

E’ il momento di andare oltre, di prendersi ognuno le proprie responsabilità individuali, senza fughe e senza scuse, senza rifugiarsi nella debole giustificazione dell’essere artisti.

E` il momento di ripudiare ogni elitarismo culturale, di sentirsi parte di un’industria e imprimere una svolta, con delle azioni nette ed unilaterali, al ruolo degli scrittori nel mondo dell’audiovisivo italiano.

CHI E` D`ACCORDO STAVOLTA CI METTE LA FACCIA.

ESSERE CATEGORIA PROFESSIONALE
Nel resto del mondo civilizzato, gli scrittori hanno costruito l`affermazione dei propri diritti partendo non dalla notorietà ma dalla cultura della loro professione. Dandole un valore e impegnandosi individualmente e collettivamente a farla rispettare: per scelta opportunistica, prima ancora che per imposizione ideologica.

Vogliamo anche noi in Italia unire gli scrittori che condividono questa visione.

Scrittori consapevoli che talento, competenza, autonomia e correttezza sono un unico inscindibile per chiunque svolga un`attività professionale.

Scrittori, che si vogliono difendere. Che conoscono il valore della loro professione e la vogliono affermare.

COLLEGHI ORGOGLIOSI DI FARE IL NOSTRO MESTIERE.
Scrittori che del proprio lavoro hanno una visione libera, consapevole, responsabile.
Professionisti che in mancanza di regole, le regole si costruiscono e impongono, scegliendo responsabilmente di autodeterminarsi fino in fondo.
Professionisti in grado di leggere un contratto. Di scegliere, se è il caso, di non firmarlo. O di pretendere che, strada facendo, venga rispettato.

COS’E’ LA GUILD
La Guild sono gli individui, gli scrittori, che scelgono liberamente di aderirvi nel rispetto della propria professione e dei 10 principi basilari che fanno parte del suo statuto e che vanno pretesi nei contratti per regolarla e riconoscerle valore di “professione”.

La Guild è un sindacato che rompe gli schemi della delega dei molti ai pochi che pretendono di rappresentarli e promuove un’altra logica: esserci, agire individualmente e simultaneamente, in una direzione condivisa, per affermare la propria comune, lampante identità professionale.

La Guild, quindi, è sostanzialmente rete per far circolare informazioni, denunciare comportamenti scorretti, valorizzare chi sostiene la crescita professionale della categoria degli scrittori per le vecchie e/o nuove piattaforme.

La Guild non ha bisogno di padrini o alleati, perché è essa stessa alleanza che parte dall’individuo, dalla sua determinazione e motivazione, e arriva alla collettività dei suoi pari rendendola più forte e più incisiva.


LO SCRITTORE CHE ADERISCE ALLA GUILD:
- RISPETTA IL CODICE DEONTOLOGICO
- CONDIVIDE I PROPRI CONTRATTI
- PRETENDE DI ESSERE PAGATO
- PRETENDE CREDITS ADEGUATI
- PRETENDE IL RISPETTO DEI PROPRI DIRITTI
- ALIMENTA NEI FATTI LA COESIONE E L’ADESIONE ALLO STATUTO E AI 10 PRINCIPI
- UTILIZZA IL WEB PER INCONTRARSI E CONDIVIDERE INFORMAZIONI

Per questo, oggi, io aderisco alla GUILD e m’impegno a rispettarne le condizioni su espresse, approvando il codice deontologico, lo statuto e i 10 punti fondamentali da applicare sui contratti, allegati a questa dichiarazione.

***

Mercoledì 19 giugno
ore 18:00
via Montello, 2
LA GUILD
Assemblea straordinaria
dei soci SACT

sabato 15 giugno 2013

LA GUILD


MERCOLEDI` 19 GIUGNO

ASSEMBLEA STRAORDINARIA
dei soci SACT
alle ore 18:00
in via Montello 2



Un anno fa abbiamo scritto insieme i 10 punti da inserire nei contratti, un anno fa li abbiamo approvati. Mancava solo un altro passo da fare: definire le modalità strutturali della nuova Guild. 
ADESSO CI SIAMO.
All`assemblea di mercoledì 19 giugno 2013 il Direttivo SACT sottoporrà all`assemblea il progetto per la nascita della 
WRITERS GUILD ITALIA.

E` arrivato il momento di scegliere.
E` arrivato il momento di riprendere in mano il nostro futuro. E` arrivato il momento di esserci tutti.

E` l`occasione per dare vita a una organizzazione in grado di difendere i diritti degli sceneggiatori italiani. 

E` la possibilità di trasformare centinaia di individui in un fronte compatto, capace di avere un potere contrattuale collettivo a sostenere i poteri contrattuali individuali.
INSIEME SIAMO FORTI, SEPARATI CADIAMO.
Esserci non è un obbligo, è una scelta.
Perché è finito il tempo delle deleghe. Perché ognuno è responsabile delle proprie decisioni. Perché se scegli di non difendere la tua professionalità non puoi pretendere che qualcun altro la difenda per te.

E` UN BIVIO, BISOGNA SCEGLIERE
Da che parte vuoi andare?

QUI?  

O QUI?

VIENI A DIRCI LA TUA
MERCOLEDI` 19 GIUGNO
alle ore 18:00
in via Montello 2