lunedì 24 ottobre 2011

CACCIA ALLA CLAUSOLA

Dalle dieci, alle venti, alle cinquanta pagine talvolta. Così densi sono i nostri contratti.
Cioè i contratti che le produzioni ci chiedono di firmare. I contratti che ogni produzione si inventa per sè, copiando dalle altre produzioni tutte le clausole che possono risultare più vantaggiose per loro e svantaggiose per noi.
Hanno dimostrato molta inventiva i nostri interlocutori. La tecnologia va veloce, ma loro non sono da meno e per non farsi fregare hanno inventato clausole anche per la Luna e per Marte.
E noi le firmiamo.
NOI.
Noi che concepiamo idee, soggetti e sceneggiature. Noi che facciamo girare i loro soldi.
NOI firmiamo clausole che non conosciamo, alziamo le mani di fronte a pistole caricate a salve.
NOI.
Noi cediamo diritti sul web mentre non c'è ancora una legge che dal web faccia tornare denaro agli autori.
NOI.
Noi vogliamo fare qualcosa che riporti le cose al loro posto.
Noi ci vediamo MARTEDì 25 ottobre alla SACT alle 18:30 per parlare dei nostri diritti con un avvocato.
NOI.
TU sei con  noi?

domenica 16 ottobre 2011

L'AGCOM vuole gestire il traffico d'autore sul web: sei d'accordo?

Entro novembre l'Agcom farà uscire un regolamento per tentare di disciplinare pirateria e rispetto del diritto d'autore. La Sact pensa che fa male, perché il regolamento è inutile e perché il diritto d'autore dovrebbe essere fatto rispettare con un'apposita legge e andrebbe  remunerato a monte della fruizione: a pagare non dovrebbero essere gli utenti ma tutti i soggetti che guadagnano dall'uso dei nostri contenuti, i providers, i fornitori di media audiovisivi ecc.
Sei d'accordo?
Le TV generaliste intanto usano bellamente dei nostri prodotti sui loro siti, anche se - in assenza di apposito contratto - non li remunerano con l'equo compenso. Gli autori e la SIAE hanno già posto il problema alla RAI e lo stesso farà con Mediaset,  ma tutte quelle televisioni sul web, più o meno piccole, che acquistano contenuti e li diffondono, secondo te devono pagare anch'esse l'equo compenso?

martedì 4 ottobre 2011

ASSEMBLEA STRAORDINARIA

Assemblea straordinaria l'11 ottobre 2011, alle 18:30
presso la sede del SACT - Via Montello 2, Roma.

All'ordine del giorno, non necessariamente in quest'ordine:

- il cambio di vertice dell'Associazione;
- i 15 anni della Sact;
- il Premio Piloti per Serie TV;
- la RAI ferma la trattativa sull`equo compenso;
- TAODUE e il Turning Point;
- l`AGCOM e la delibera per il diritto d`autore.

Commenti e suggerimenti qui sono molto graditi e necessari.

domenica 2 ottobre 2011

Riparte il blog! Perché?



Perché ci serve uno spazio virtuale di scambio. E’ già stato detto e scritto tre anni fa, quando il blog è stato aperto per la prima volta e lo ripetiamo oggi: abbiamo bisogno di restare in contatto, di percepirci vicini e esistenti. La categoria ha bisogno di unirsi, di scambiare informazioni, di condividere obiettivi.
Perché allora questo blog da un anno e mezzo è stato trascurato? E’ una bella e imbarazzante domanda alla quale voglio dare una risposta sincera: perché i post anonimi che pure hanno contribuito alla crescita del blog, ci hanno contemporaneamente messo in difficoltà.
Non è stata solo questione di un certo tipo di linguaggio: le volgarità, si sa, producono rissa, azzerano il dibattito e non portano da nessuna parte.


No. E’ stato ed è un problema più serio. Avevamo garantito l’anonimato per favorire la voglia di denunciare soprusi e scorrettezze, ma ci siamo accorti che la denuncia anonima non serve a niente se non le viene dato corso con una denuncia personale: ne abbiamo tante nei post precendenti, hanno prodotto un gran fuoco, acceso gli animi, fatto circolare chiacchiere, ma al dunque non hanno prodotto effetti concreti.

Mi sbaglio, un effetto le denunce anonime lo hanno prodotto ed è stato un effetto pessimo: ci hanno trasformato in delatori, ci hanno insegnato a restare vigliacchi, hanno seminato il veleno dell’impotenza e della rassegnazione.
Ma davvero gli sceneggiatori italiani, voi che avete scritto post anonimi, devono/dovete sopportare di restare galline in un pollaio?
Io penso di no. Voi pensate di no. L’evento del Turning point ci ha dimostrato che gli sceneggiatori italiani sono assolutamente capaci di adoperare nome e cognome, di prendere impegni a titolo personale, di metterci anche la faccia.


Quindi basta. I post anonimi o con nick name verranno cancellati, a prescindere dal contenuto.

Anche per i post esisterà la regola della firma, come per gli articoli dei quotidiani. Qui sotto metto la mia. Il nostro moderatore sarà Paolo Cingolani.  Dove leggerete Sact, sappiate che è un post del direttivo. Potete mandare anche voi i vostri post e suscitare altri argomenti.
L’era dell’anonimato è finita, entriamo nella stagione del diritto e ci permettiamo, per questo, di dire quello che pensiamo.
Siamo scrittori, vogliamo essere rispettati, portiamoci - noi per primi - rispetto.

Giovanna Koch